domenica 16 settembre 2012

Articolo: Essere Social nei Social Network


Bando alle ciance! La cosa più importante, dopo mesi di attenta guardia ai miei profili social, è capire di esserci. A chi non è capitato di sussultare per un attimo alla vista di un “mi piace”, o di un “pinco pallino ha visto il tuo profilo”, o ancora... “Aristide Certostipite ha chiesto la tua amicizia o di unirsi alla tua rete?”. Già... 
Sapere di esserci e sapere di essere ascoltati.
Foto da Web

Questo è sicuramente l'imperativo più significativo che affascina perdutamente l'utente ideale dei Social Network.
L'importante non è solo l'utilizzo, ma la concreta e sfacciata sicurezza che ciò che abbiamo fatto, scritto, pensato, visto ed espresso in massime, in minime, in aforismi rubati, in foto scattate propriamente o impropriamente, possano lasciare la nostra impronta per sempre. 


Vendersi a patto di essere comprati.
Questo è il motto che nel nostro piccolo serpeggia nella testa, all'idea di completare un profilo che cerchiamo a tutti i costi di rendere più o meno originale.
Ma cosa vuol dire veramente appartenere alla rete? Quale elemento, che non faccia parte delle statistiche mondiali, trite e ritrite, accomuna l'utente medio?
Il social, che possiamo distinguere in “social free time” per il cazzeggio e in “social business time” per le attività professionali è banalmente l'incontro tra due mondi: quello reale e quello virtuale. Impossibile non far collidere le due atmosfere.
Abbiamo fatto tutti parte di quel buco nero, di quel vuoto cosmico che ci ha lasciato sconosciuti troppo a lungo; ma finalmente la nostra vita, i nostri amori, i nostri desideri, i nostri sogni , i nostri sacrifici, i nostri lavori, i nostri viaggi eccoli li serviti in cartigli di megapixel seri e semiseri...
E' meraviglioso tutto questo: possiamo proprio dircelo.
A sei mesi da un lavoro a cui dedico poco tempo, iniziato più per curiosità e rivincita personale, e che mi ha vista protagonista prima come Community Manager e poi come collaboratrice e portavoce per gli eventi offline (Withandwithin, geniale social network tutto femminile), posso dire questo: appartenere alla rete di qualsiasi social significa sentirsi online naturalmente, sempre e dovunque.

Sai di poter gareggiare senza confronti, abbandonandoti al desiderio di sentirti apprezzato anche da un perfetto sconosciuto, con la consapevolezza di sapere che, chiunque esso sia (il tuo più acerrimo nemico, piuttosto che il tuo futuro datore di lavoro, o il tuo miglior cliente, o la nostra fidanzata/o) per un piccolissimo, breve o medio tempo è appartenuto al tuo vissuto e tu sei  entrato per sempre nei circuiti delle sue sinapsi disordinate, in cerca dell'elemento utile che sancirà la tua esistenza per l'eternità.                                                                                                                                  
                                                                                                                     Irma Trotta            

sabato 1 settembre 2012

Traccia: Chètati!

A. Beardsley - Le morte
"Il suo viso scavato dava l'idea di essere un terreno inaridito dalla lunga siccità..." - qualcuno aveva detto - "... la sua voce anche".
Così ci si immaginava fosse la Strega Dello Scolmatore.
Nessuno però aveva il coraggio di ammettere di averla mai vista.
Soleva urlare contro i cani che accudiva con eccessivo amore e che teneva chiusi strettistretti; quei cani che guaivano e abbaiavano ogni qualvolta nei paraggi curiosava un forestiero.
"Chètati!", urlava.
E non si capiva se lo diceva ai cani o al forestiero.
Quella voce arruginita gracchiava all'improvviso, e all'improvviso il cuore di chiunque fosse lì intorno rimbalzava tra gola e petto come una palla magica.
Poi, il silenzio.
In quella circostanza chiunque rimaneva paralizzato, qualcuno scappava, qualcuno si orinava nei pantaloni dalla paura.
Gli alberi intorno alla sua casa erano secchi come le sue corde vocali e c'è chi dice che, prima di essere quello che era diventata, fosse bella come un angelo sceso dal cielo. C'è chi dice anche che i cani che accudisce non siano altro che gli uomini della sua vita. Sembra che li abbia trasformati in amici fedeli, per dar loro una lezione per la loro infedeltà.
E forse le sue grida non sono altro che lamenti di dolore...

venerdì 3 agosto 2012

Segreto: Carne in scatola



Oggi ho imparato che: se vuoi farti chiamare ancora mamma dopo i 40 devi tingerti i capelli e farti fare un lifting; che l'ipocrisia non è una brutta malattia, ma un'inquieta abitudine; che le donne non hanno ancora imparato a liberarsi dal condizionamento maschile e che… la carne in scatola alle dieci del mattino è maledettamente buona.

giovedì 10 maggio 2012

Poesia: Mio figlio

Torino, 27 Febbraio 1989


Prendimi le mani
e portami
dove non c'è paura,
dove non c'è buio,
dove non c'è pianto.
Prendimi le mani 
amoremio
e portami
dove c'è Dio.

sabato 28 aprile 2012

Traccia: prometto di esserti fedele sempre


"Ho promesso che non ti avrei tradito mai, per nessuna ragione al mondo".
Aveva promesso che non l'avrebbe tradito mai, per nessuna ragione al mondo...
"Ho promesso che avrei aspettato tutta la vita per trovare il modo per dirti grazie per tutto quello che hai fatto per me."
Aveva promesso che avrebbe aspettato tutta la vita per trovare il modo per dirgli grazie per quello che aveva fatto per lei...

venerdì 20 aprile 2012

Traccia: una per cinque


Questo è il mio premio.
Aprire la tua posta e scoprire che chi ti legge ti ha scelto. Che chi ti ha scelto è una da cui stai imparando. Che quella da cui stai imparando è una donna sveglia, brava, pratica e senza nessuna pretesa. 
E' come un abbraccio che ha un solo scopo: quello di  trasmetterti l'esserci e l'esserci stata.
Grazie Viviana, Mamma di Razza, per me è un onore accettarlo.

Le regole:
•  nominare chi ti ha assegnato il premio
•  mettere il premio sul proprio blog
•  donarlo a 5 blog con meno di 200 followers

Ecco le 5 blogger che ho scelto io: 

mercoledì 11 aprile 2012

Traccia... di delirio.


Non c'è più spazio per parole dette con la ferocia di una donna. 
L.Lipton-Delusion Dwellers
La battaglia più disastrosa avviene quando al posto di quelle parole piomba pesante ed inesorabile la delusione. Come un macigno. 
Ti si spegne l'entusiasmo e ti riappropri della parte più violenta di te stessa.
Guardarsi allo specchio, riconoscere la violenta rabbia di quando eri bambina e ti scostavano senza scuse perché dovevano passare loro: le invalide d'animo, le incazzate perenni, le coglione offese, le sagaci, le leader, le finte puttanelle.
Una di quelle, a volte, sei stata anche tu. E ti cattura anche un po' quella sensazione di piacevole tormento nei confronti della debole di turno.
Le incantatrici, le puerili, le stronze, le scalze, le paurose, le disgraziate, le inette, le passeggiatrici notturne, le paroliere, le fortunate, le ignoranti, le seduttrici, le addolorate, le bugiarde, le sciocche, le assassine, le tante, le baldracche, le grandi politiche e le politicanti, le imprenditrici, le finte attente e le finte ignoranti, le umili, le svampite, le sante, le crocifisse, le maddalene, le madri stanche e quelle assenti...
Tutte per una e una per tutte... come le donne riescono a farsi del male, senza nemmeno premere il grilletto. Amen. 


                                                                                                    Irma Trotta

venerdì 30 marzo 2012

Articolo: l'apprendimento rende inutile il dolore

Questo lo disse Edward Bach (1886 - 1936), artefice e inventore della floriterapia. 
Ma che cos'è la floriterapia? E come funziona? 
Io amo dire ai miei allievi che la floriterapia è come una carezza data al momento giusto e dalla persona giusta. 
Passare dall'esperienza di assunzione dei fiori è come prendere consapevolezza della propria forza attraverso quella carezza di cui proprio non possiamo fare a meno... 

giovedì 15 marzo 2012

Articolo: Una, Tutte, Centomila...


Una
Questo articolo mi è venuto così... pensando alle sei ore passate con una donna che ha dello straordinario.
Lei si chiama Paola Innocenti: zoccoli, occhiali, sigaretta e tè. Ed è la fondatrice di WithAndWithin, un network tutto femminile online da sei settimane.
E' adorabile. Pazza. Disordinatissima: ogni due per tre cerca il telefono anche quando lo ha già in mano. A ritmi sinusali ti spiega, ti racconta, ti rispiega e ritorna su argomenti che ti ha postato verbalmente dieci minuti prima. Proprio “postato”, come se lei nel suo prodotto ci fosse sempre, anche off-line.

lunedì 12 marzo 2012

Segreto: Aglio

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IrmaT ha scritto

Boh... oggi ho imparato ancora: che ci sono mille colori, che per le donne ce n'è qualcuno in più, che arrabbiarsi serve per ri-costruire qualcosa, che la verità promette sempre successo, che l'ipocrisia è la meno peggio dell'ignoranza e che l'aglio ragazze... di sera è pesantissimo. Buona notte... a tutte un grande caloroso abbraccio.

mercoledì 7 marzo 2012

Traccia: Letizia

"Il mio bambino ha la sindrome di Arnold Chiari: Alessandro è malato".
Così mi annuncia la notizia una mamma che adoro: Letizia.
Ha lasciato un segno indelebile... non la notizia, ma la sua forza. Una traccia nel cuore e nella mente.
E da quel giorno ho studiato il coraggio di questa donna sottile, ricciuta e sorridente.
Una madre sa quando suo figlio è in pericolo. Lo sa fin dal grembo.
Che strano dare il nome ad una malattia come se fosse un essere a sé stante.
Che strano vedere una madre che di colpo si ritrova come se avesse due figli, di cui uno è la malattia: amica o nemica.

martedì 6 marzo 2012

Poesia: Sospesa


31 Agosto 2011 h 22:30 Ospedale Mauriziano

Dolceamoremio
Desiderio che sei arrivato per dare luce alla mia vita
sono con te.
Sono con te ieri, oggi , domani...
Figlia
che mi hai aperto gli occhi e il cuore
eoramifaitremare...
Sono qui sola, ma vicina a te che veglio nel tuo sonnoforzato
E si... hopaura...
Mia dolce stella che ancora illumini le mie giornate
piccolamia... scricciolodolce...
che mi rendicosìvelociigiorniiminutileore...
Fammi correre questo tempo che bussa violento al mio cuore
e lo accellera... e a trattimitoglieilrespiro
Sono qui, ascoltami... ti aspetto... non mi muovo...
                                                                         Mamma

martedì 28 febbraio 2012

Articolo: Preghiera, brodo di pollo e camomilla

Quali sono i rimedi naturali più utilizzati?

Sembrerà strano ma al primo posto c'è la Preghiera, seguita dal Brodo di Pollo al secondo e dalla Camomilla al terzo.
Per quanto riguarda la preghiera c'è un interessante esperimento fatto negli Stati Uniti (se non ricordo male): preso un gruppo di 100 malati allo stadio terminale, 50 sono stati affidati ad un gruppo di preghiera e 50 no.
Il risultato dopo qualche mese?

Storia: Balla Anna, balla!

Anna nacque in una bellissima giornata di sole nel tempo delle ginestre dietro le quali, diceva sua nonna, gli innamorati facevano l'amore a primavera. 
Era il 1947 e Torino accennava ad una evidente ma lenta ripresa, dopo gli anni di una guerra che si portò via un quinto degli uomini della famiglia di Anna.
Lei era nata in casa, dopo venti lunghissime ore di travaglio: mamma Eva, durante tutte quelle ore non fece altro che ballare come le suggerì la Marta, una delle più vecchie levatrici della città, che aveva fatto nascere anche lo zio Gustavo. 
"Balla Eva, balla!", ripetè Marta per tutto il tempo. E quella creatura nel grembo di Eva sembrava ballare con lei.

Traccia: La ballerina e il capitano


Piangerei, al solo pensiero di leggere sul giornale che l'uomo che ho creduto di amare fino a ieri, oggi ha baciato un'altra donna sul ponte della sua nave che stava affondando.
Piangerei, non tanto per l'uomo che ho creduto di amare, ma per la ballerina che per un po' di gloria ha venduto il suo bacio e forse anche l'ultimo ricordo del suo mancato amore.
Piangerei, anche un po' per lei, perché penso che il suo più grande sogno forse era quello di ballare.
Piangerei, perchè per ascoltare queste interessanti notizie di vita vissuta, mi si è bruciato lo spezzatino ed ho perso un pizzico di dignità.
E anche lo spezzatino...

lunedì 20 febbraio 2012

Articolo: Uomini contro Donne o Donne contro Donne?

Beardsley - Le streghe
Avendo fatto per molti anni il commerciale, il rapporto di lavoro con i maschi, più che subire l'ho visto subire. Nelle aziende che visitavo ho visto di tutto: segretarie e cape accondiscendenti, arrabbiate, deluse, vittime e carnefici di colleghi e capi, rapporti nei quali a volte si faceva fatica a capire chi fosse chi. 
Gli uomini? I miei colleghi e i miei capi li ho messi in riga a suon di ordini: con il mio fatturato potevo permettermi di alzare la voce di fronte ad una visibile prepotenza di stampo maschile. 

Storia: Il quadro di Lalla



Conobbi Lalla per venderle un quadro di un mio amico gallerista.
Lei voleva trattare solo con donne: aveva ormai perso ogni traccia del genere maschile da quando il suo primo ed unico amore segreto per un famoso pittore divenne impossibile.
Ottantacinque anni portati dignitosamente, profumava di iris, e così ogni cosa alla quale ti avvicinavi in casa sua.
Un giorno mi disse: “... sarebbe stato l'unico uomo con il quale avrei voluto perdere la mia verginità”. Non ebbe a dire altro sull'argomento.

venerdì 17 febbraio 2012

Storia: A me il maiale non piace!


Spagna, un giorno di giugno del 1792: Francisco è un pittore criticato e amato, Ines la sua modella e musa ispiratrice. E' bellissima.
Nella scena Ines posa per Francisco. Intorno solo bellissimi dipinti sui quali spesso lei viene ritratta. La musa.
Gli splendidi lineamenti della giovane fanciulla rapiscono anche l'aria. Un silenzio ovattato avvolge di imbarazzo anche lo spettatore che furtivo si intrufola nella scena.
Gli occhi innocenti di lei fanno breccia nelle mani pittrici di Francisco. E, ombra dopo ombra, con lacrimevole disperazione Francisco termina il ritratto della giovane donna. Timido e un po' impacciato.

lunedì 13 febbraio 2012

Storia: Mi chiamo Marisca e sono un'infermiera


Sono stesa a terra, e credo di esserlo perché ho ricevuto un pugno da uno sconosciuto. E' l'ultimo flebile ricordo prima di perdere i sensi. Non so chi sia, credo sia lo stesso tizio con il quale ho avuto un diverbio poco fa... Uno sciocco maleducato senza pudore che ha ostentato la sua virilità con quei muscoli da tiratore scelto.
Perché mi ha picchiata?
Qualcuno mi aiuta a rialzarmi?
Nessuno mi sente.
Mi sento come paralizzata...

giovedì 9 febbraio 2012

Storia: L'inizio: la storia delle storie


Non c'è un modo univoco per classificare la femminilità nella mia vita, c'è semplicemente il coraggio e l'equilibrio fantastico che sostiene l'essere maschile e femminile insito in ogni donna.
Ho scoperto, curato, pianto, donato, chiesto, risposto, atteso, e rivolto almeno un piccolissimo sguardo ad ogni donna della mia vita.
Anche a quelle incontrate per caso, viste solo per un'ora o solo l'attimo di incrociarle alla fermata dell'autobus, all'ufficio postale, davanti al bancone dei salumi al supermercato, in coda al cinematografo.